
Cos’è il bando Donne e Impresa 2025
Il bando “Donne e Impresa” è un’iniziativa della Regione Lazio che sostiene l’imprenditoria femminile con un fondo complessivo di 3 milioni di euro. L’obiettivo è incentivare la nascita, lo sviluppo e l’ammodernamento delle PMI femminili presenti sul territorio regionale, favorendo al tempo stesso l’adozione di soluzioni digitali e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Questo bando rientra nell’ambito dell’Obiettivo Strategico 1 di coesione europea, che punta a rendere l’Europa più competitiva e intelligente, e si concentra sul rafforzamento della crescita sostenibile e della competitività delle imprese a guida femminile.
Chi può partecipare al bando
Possono partecipare al bando tutte le imprese femminili che rientrano nei parametri dimensionali delle PMI. Per impresa femminile si intende quella realtà in cui la componente femminile è prevalente nella titolarità, nella proprietà delle quote o nella governance.
Sono ammesse le lavoratrici autonome donne, le imprese individuali con titolare donna, le società di persone, le cooperative e gli studi associati con almeno il 60% di donne nella compagine, e le società di capitali con almeno due terzi delle quote e degli organi amministrativi in mano a donne o a imprese femminili.
Ogni impresa può presentare un solo progetto e deve avere, al momento della richiesta del saldo, una sede operativa attiva nel Lazio dove si svolge l’attività oggetto dell’intervento.
Quali progetti si possono finanziare
I progetti finanziabili devono riguardare lo sviluppo di nuove imprese femminili o l’ampliamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento di imprese esistenti. È possibile ottenere il contributo anche per investimenti legati alla transizione digitale, come l’adozione di software, hardware o nuove tecnologie.
Le spese devono essere di almeno 30.000 euro e possono comprendere investimenti materiali e immateriali, spese per l’adeguamento dei locali e costi per consulenze qualificate strategiche. Vengono riconosciuti automaticamente anche costi del personale e spese generali, calcolati in modo forfettario fino al 20% dell’investimento rendicontato.
Tutti i progetti devono concludersi entro 12 mesi dall’approvazione.
Quanto si può ottenere
L’agevolazione prevista è un contributo a fondo perduto concesso secondo il regime “de minimis”. L’importo massimo erogabile è di 100.000 euro per ciascuna PMI femminile. La percentuale di contributo varia tra il 30% e il 60% dei costi ammissibili. Maggiore è la quota di investimento coperta direttamente dall’impresa, maggiore sarà il punteggio ottenuto nella graduatoria.
Come avviene la selezione dei progetti
La selezione avviene tramite una graduatoria basata su criteri oggettivi. Tra questi ci sono la percentuale di contributo richiesta, l’anzianità dell’impresa, il numero di addetti, l’età dell’imprenditrice e l’eventuale possesso di certificazioni ambientali.
Le domande con punteggi più alti saranno istruite per prime, fino a esaurimento delle risorse disponibili. In fase di istruttoria sarà verificata anche la coerenza del progetto con gli obiettivi del bando e l’adeguatezza della proposta.
Come e quando presentare domanda
Le domande vanno presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata. Lo sportello sarà attivo dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 fino alle ore 17:00 del 3 giugno 2025. È fondamentale rispettare le tempistiche, poiché le richieste verranno valutate secondo l’ordine del punteggio e fino a esaurimento dei fondi.
Come avviene l’erogazione del contributo
Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, una volta concluso il progetto e presentata la rendicontazione delle spese. Non è previsto un anticipo, quindi le imprese dovranno essere in grado di sostenere inizialmente i costi per poi ricevere il rimborso a fine progetto.
Conclusioni e consigli utili
Il bando Donne e Impresa rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole avviare o far crescere un’attività femminile nel Lazio. Per aumentare le possibilità di essere selezionate, è consigliabile costruire un progetto coerente, innovativo e ben documentato, richiedere una percentuale di contributo non troppo elevata e valorizzare gli aspetti legati alla sostenibilità e all’occupazione giovanile.